DIABETE
3 milioni sono gli italiani costretti a convivere con il diabete.
1 milione sono i malati inconsapevoli, persone che non lo hanno ancora scoperto.
Purtroppo il problema non è destinato a migliorare, gli esperti prevedono che sarà diabetico quasi un italiano su dieci.
– Il 92% dei diabetici soffre del tipo 2, una forma che appare nell’adulto, legata al sovrappeso e obesità.
Il diabete è uno dei responsabili di morte prematura, ogni 10 secondi una persona nel mondo nuore per cause legate al diabete. Il motivo è che il mancato controllo della malattia se soprattutto associata ad altri fattori di rischio (fumo, colesterolo alto, ipertensione) accelera le complicazioni.
CAUSE DIABETE
All’origine del diabete c’è l’alterazione della glicemia, il livello di glucosio nel sangue. Se il nostro organismo controlla correttamente i valori della glicemia, la fornitura della principale fonte energetica, il glucosio, a tutti i nostri organi , è regolare.
Il nostro organismo per mantenere costanti i livelli di glicemia, si serve di un sistema complesso e sensibilissimo basato sulla verifica continua della glicemia e su una pronta risposta dei vari ormoni. Questo delicato compito di controllo viene svolto dal pancreas, o meglio da un agglomerato di cellule chiamate isole di Langerhans. Queste cellule sono sensibili alla glicemia e si occupano della secrezione di ormoni atti a regolarla.
Il diabete è un difetto associato all’ atto alla riduzione dei valori della glicemia. La glicemia va dunque incontro ad oscillazioni prevalentemente verso l’alto tanto più il controllo è compromesso.
Si è scoperto che la presenza di certi ormoni e elevati livelli di insulina facilitano l’insorgenza del tumore mammario. La dieta occidentale, ricca di zuccheri e grassi, fa aumentare i livelli di insulina che a sua volta stimola la produzione di androgeni e inibisce la sintesi di una sostanza chiamata SHBG che serve a tenere sotto controllo i nostri stessi ormoni sessuali. Le proteine di origine animale, carne, formaggi, uova, anche esse troppo abbondanti nella nostra dieta, stimolano l’ormone della crescita, che a sua volta stimola le cellule dei vari tessuti a produrre un fattore di proliferazione cellulare che avrebbe anche esso un effetto promuovente sulla produzione di androgeni che a livelli non armonici nel nostro corpo stimolano la proliferazione di cellule tumorali mammarie.
Il diabete mellito con le sue complicanze è poi uno dei maggiori problemi sanitari dei paesi più evoluti, infatti fra i principali motivi di questa patologia c’è la sedentarietà e l’alimentazione scorretta.
DIABETE TIPO 1
Colpisce generalmente i bambini e gli adolescenti, ma può presentarsi anche in età adulta. In questo tipo di diabete il pancreas non è più in grado di produrre insulina e il paziente dipende dalle iniezioni della stessa. La malattia viene inoltre trattata con diete controllate e una regolare attività fisica. Il diabete di tipo 1 viene anche classificato come una malattia “autoimmune“, cioè dovute a una reazione immunitaria contro l’organismo stesso.
DIABETE TIPO 2
Il diabete di tipo 2 è tipico ma non solo dell’età adulta o senile, esordisce più di frequente dopo i 40 anni e in soggetti con problemi di obesità e spesso viene diagnosticato casualmente nel corso di esami di laboratorio dove si riscontra una glicemia sopra la norma.
In questa forma il pancreas produce ancora insulina ma il ritmo è rallentato e l’organismo è incapace di utilizzarla. E’ la forma più comune di diabete. Solitamente il diabete di tipo 2 è controllabile per anni con la dieta, l’esercizio fisico e gli ipoglicemizzanti orali, farmaci in grado di mantenere la glicemia entro valori accettabili.
SINDROME METABOLICA
E’ l’associazione tra vari sintomi che la caratterizzano: ipertensione, obesità, dislipidemia e diabete. E’ più di una semplice malattia, racchiude una combinazione di malattie che ha un elevato rischio di eventi cardiovascolari.
Viene diagnosticata quando una persona presenta tre o più dei seguenti sintomi:
- sovrappeso ed obesità, caratterizzata da una circonferenza vita maggiore o uguale a 98 cm nei maschi e 84 cm nelle femmine.
- alto livello di trigliceridi nel sangue (maggiori a 150 mg/dl).
- basso livello di colesterolo HDL (minore di 40 mg/dl nei maschi e 50 mg/dl nelle femmine)
- ipertensione arteriosa
- diabete o intolleranza ai carboidrati
- elevati livelli di insulina
Spesso questi sono fattori di rischio legati a errati stili di vita, come sedentarietà e alimentazione scorretta, insieme a fattori genetici alla base della sindrome.
DIABETE SCOMPENSATO
Per diabete scompensato si intendono valori di glicemia costantemente elevati, tali da causare un riscontro di emoglobina glicosilata (esame del sangue che riflette i valori glicemici dei due mesi precedenti la sua esecuzione) superiore all’8%.
La persona che si trovi in questa condizione e riscontri un diabete scompensato deve sicuramente rivolgersi al proprio diabetologo ma può già controllare l’alimentazione e combattere la sedentarietà.
CONSIGLI ALIMENTARI E DIETA PER DIABETE SCOMPENSATO, DIABETE TIPO 1 E DIABETE TIPO 2
Per ottenere un controllo ottimale della glicemia è necessaria una quantità di carboidrati sempre costante. La percentuale di carboidrati pụ arrivare al 55-60 % dell’energia totale a patto che siano principalmente ricchi di fibra idrosolubile (vegetali, legumi, frutta). Oppure che siano costituiti da alimenti a basso indice glicemico come i legumi, la pasta e la frutta. Le fibre alimentari sono utili perché riducono l’assorbimento intestinale di zuccheri e grassi. Sono quindi fondamentali nel controllo sia della glicemia che dei livelli di grassi nel sangue.
Consumare quindi una porzione di legumi almeno 3-4 volte la settimana
Consumare una porzione abbondante di verdura a pranzo e a cena. In particolare abbondare con quelle ricche di fibre vegetali (carciofi, carote, fagiolini, melanzane, broccoli, cavolfiore).
Scegliere frutta ricca in fibre ai pasti e agli spuntini (mele, agrumi, nespole, fragole)
Preferire prodotti (pasta, biscotti) ad elevato contenuto di fibre.
Vi sono alimenti che svolgono un’azione ipoglicemica naturale: aglio, scalogno, avena, cipolla, cavolo, garcinia, cicoria, lattuga, soia e zucca.
No al latte intero, panna, carni grasse e semigrasse, pesci grassi (es. anguilla, salmone, salumi, formaggi (tranne ricotta, mozzarella, tomino, crescenza, quartirolo, robiolina). No ai crackers, grissini all’olio, pane condito, patate, conserve sott’olio, banane, cachi, uva, fichi, frutta secca o essiccata, sciroppata, castagne, bibite, vino, burro, lardo, strutto, margarina, salse, mostarda, pasta d’acciughe, zucchero, miele, melassa, dolciumi in genere, ghiaccioli, cioccolato, creme, marmellata, biscotti, fette biscottate.
Il gelato è consentito purché non si esageri, perché essendo molto freddo viene assimilato lentamente. Inoltre se è mangiato senza fretta si rallenta ulteriormente l’assorbimento dei suoi zuccheri.
Da evitare assolutamente l’alcool, limitare al massimo il consumo. Sia perché potenzialmente dannoso per il fegato e il sistema nervoso centrale, sia perché interferisce con l’equilibrio glicemico. Infatti potrebbe favorire favorendo l’insorgere di ipoglicemie anche gravi.
Consiglio libro dieta diabete
Vi consigliamo l’acquisto del libro “Curare il diabete senza farmaci“, dove troverete diete e consigli nutrizionali davvero utili.
Questo libro é rivoluzionario in quanto stravolge completamente l’approccio nutrizionale dei pazienti affetti da diabete.
LE DIECI REGOLE PER COMBATTERE IL DIABETE
- Evita i cibi ricchi di grassi e scegli oli vegetali piuttosto che grassi di origine animale.
- Mangia almeno due porzioni a settimana di pesce per aumentare gli Omega 3.
- Diminuisci l’apporto di sale
- Aumenta l’apporto di fibra, almeno 5 porzioni di verdura e frutta al giorno.
- Fai bollire o cuocere a vapore il cibo, evita le fritture
- Bevi almeno 8 bicchieri di acqua al giorno
- Fai regolare esercizio fisico.
- NO allo stress che abbassa le difese immunitarie e aumenta il rischio di disturbi cardiaci.
- Smetti di fumare o almeno riduci la quantità di sigarette, se non fumi stai più possibile alla larga dai luoghi dove si fuma.
- Integra il naturale apporto di ossido nitrico.