La frattura scomposta si verifica quando due parti dell’osso si separano fra di loro, i loro assi non sono più in linea e presentano un’angolazione. Scopriamo di più sulla frattura scomposta, sulle cause, sui sintomi e sulle relative cure che variano secondo dove avviene la frattura stessa.
Quando una frattura si dice scomposta
Si parla di frattura scomposta quando un osso si frattura e le due parti dell’osso stesso non sono più attaccate fra di loro: le due parti si separano e possono presentare anche una angolazione anomala.
E’ possibile rilevare questo tipo di frattura eseguendo una radiografia che permette di risalire all’allineamento e al disallineamento dei due frammenti dell’osso fratturato.
Solamente grazie alla radiografia è possibile effettuare una diagnosi precisa, fondamentale per capire come intervenire.
Le cause di una frattura scomposta
Le cause più frequenti messe all’origine di una frattura scomposta sono sicuramente traumi o impatti violenti. Questi traumi possono verificarsi con incidenti stradali, cadute, incidenti domestici, ma spesso anche con movimenti bruschi ed esagerati che compromettono gli arti.
Anche durante lo svolgimento di alcune attività sportive possono verificarsi dei movimenti che provocano una frattura scomposta.
Bisogna, quindi, fare molta attenzione ai movimenti e alle contrazioni muscolari durante lo sport.
Inoltre, è da sottolineare che le fratture scomposte possono essere dovute anche da alcune patologie come il tumore osseo, infezioni alle ossa, osteoporosi. Queste patologie indeboliscono notevolmente lo scheletro osseo e rendono la struttura debole, predisponendola alle rotture.
I sintomi di una frattura scomposta
In genere i sintomi di una frattura sono dolore e gonfiore. Nel caso di una frattura scomposta il dolore è molto acuto, persistente e viene avvertito nel momento stesso in cui l’osso si frattura.
Successivamente, a distanza di qualche ora dal momento della frattura, comincia a manifestarsi la tumefazione. Il gonfiore inizia ad interessa i tessuti molli che si trovano attorno all’osso in cui si è verificata la frattura scomposta.
E’ frequente anche la comparsa di ecchimosi, causate da perdite di sangue nei tessuti circostanti l’osso fratturato.
Questi sintomi si manifestano generalmente quando la frattura scomposta interessa il polso, la tibia e il perone.
Frattura scomposta polso
Nel caso della frattura scomposta polso l’osso si presenta rotto e il paziente riscontra: dolore, gonfiore e, in alcuni casi, potrebbe non essere in grado di muovere le dita.
In genere, è previsto l’utilizzo di un tutore o del gesso per tenere allineate le ossa e sostenere il polso così da fornire supporto e sollievo al dolore avvertito.
Questo tipo di frattura può generare, nel futuro, disturbi come tendinite, artrite del giunto e del tunnel carpale.
In molti casi può essere necessario intervenire chirurgicamente.
Frattura scomposta tibia
La frattura scomposta della tibia può essere dovuta a incidenti stradali o sul lavoro, oppure può essere determinata da una caduta accidentale.
Corrono un rischio maggiore i soggetti che soffrono di ossa fragili o di osteoporosi.
La frattura dà origine a dolore persistente e intenso, che può essere avvertito sia nella parte anteriore sia in quella interna della gamba fino alla caviglia.
In genere possono formarsi anche gonfiore, ematomi e il piede non può essere poggiato.
Nel caso di frattura scomposta è anche presente una deformità più o meno grave della gamba.
Il trattamento di solito richiede un intervento chirurgico e l’inserimento di placche.
Frattura scomposta perone
Anche nel caso della frattura scomposta del perone il sintomo più evidente è il dolore e la caviglia si presenta gonfia e tumefatta.
Talvolta può essere presente anche un sanguinamento interno, tale da formate delle ecchimosi.
La guarigione completa avviene nel giro di un paio di mesi, con un eventuale intervento chirurgico ed un’opportuna riabilitazione.
Conclusione
E’ sempre da sottolineare che, per qualsiasi tipo di frattura scomposta, i tempi di recupero dipendono da vari fattori e possono richiedere anche diversi mesi prima di tornare ad avere tutte le funzionalità.
I principali fattori determinanti sono:
- la gravità della frattura
- l’età del paziente
- le condizioni di salute del paziente
Infine, da non sottovalutare, sono l’alimentazione e la riabilitazione seguita in quanto sono anch’essi due importanti fattori che determinano la tempistica di guarigione del paziente.