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Frutta e verdura A-F – Studio 45 Benessere
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Frutta e verdura A-F

FRUTTA E VERDURA

ORTAGGI E VERDURA

Gli ortaggi sono tutti i prodotti dell’orto. Verdura invece è un termine gastronomico e nutrizionale e indica le parti della pianta utilizzate nell’alimentazione. A seconda dell’uso in cucina gli ortaggi si dividono in ortaggi da frutto (cetriolo, zucchino, zucca, peperone, melanzana, pomodoro, …) da ortaggi da fiore (carciofo, cavolfiore, …), da seme (legumi), da foglie (lattuga, radicchio, …), da fusto (sedano, finocchio, cardo,…) da radice (ravanello, carota, rapa,…), da tubero (patata, topinanbur, …) e da bulbo (aglio, cipolla, scalogno, porro, …).frutta e verdura

COLORI E CARATTERISTICHE COMUNI?

Il giallo/arancio ci dice che sono verdure o frutta contenenti il betacarotene (che diventa vitamina A) e le vitamine del gruppo B,C,E, nonché sali minerali e amidi. Il bianco ci dice che contengono composti come la quercetina. Al gruppo blu/viola appartengono le melanzane e il radicchio ad esempio e hanno proprietà antiossidanti grazie alle antocianine. Il verde appartiene a verdure e frutta con basso contenuto energetico, ricchi di folati e provitamina A.

Verdura e frutta, spazio alla creatività

Largo alla creatività! Insalate guarnite con noci o nocciole e condite con salse di yogurt, miele o mostarda e pepe nero o della verdura mista scottata con striscioline di pollo con ortaggi e formaggio gratinato.

 

frutta e verdura 1
ALBICOCCA

Contiene molta vit. A. (150 gr di albicocche ne apportano il 75% della dose giornaliera raccomandata. Contiene anche magnesio, fosforo, calcio, potassio, ferro.

Accelera l’abbronzatura.

Stimola l’appetito.

Secondo alcune fonti sarebbe stato introdotto in Italia dall’Armenia ma le sue origini sono cinesi.

La fioritura dell’albicocco è precoce, per questo è tra le piante più soggette ai danni del freddo.

AMARENA prunus cerasus

Originaria dell’Asia Minore, importata in tempi remoti come albero da frutto alto fino a 5 m. I semi sono tossici.

Diuretica, antigottosa.

Possono essere leggermente sedative.

Contengono vitamina C e B

Per aumentare la diuresi decotto dei peduncoli 2 g in 100 ml di acqua, due o tre tazze al giorno.

ANANAS

Originaria dell’America tropicale. La pianta fiorisce nel terzo anno di vita. E’ ricco di vitamina A e C, potassio, cellulosa e acido citrico. Grazie all’enzima bromelina ha proprietà digestive e facilita lo scioglimento di grassi.

ARANCIA

62 Calorie circa un’arancia grande cruda.

contiene in media 70 mg di vit. C, contiene anche esperdina, un antiossidante anti-infiammatorio efficace anche per abbassare il colesterolo. Contiene anche quantità apprezzabili di vit. B1 e PP

Contiene carotene, sali minerali e oli essenziali.

Originaria della Cina , è stata introdotta in Spagna dai mercanti arabi intorno al XV sec.

Stimolante digestivo.

Ricorda che la vit. C è fotosensibile! Dunque se fai la spremuta non conservarla alla luce! meglio sarebbe berla appena spremuta senza conservarla in frigorifero.

Come ripieno nel pollo e nell’anatra arrosto mantiene la carne più morbida.

Le arance daranno più succo se, prima di spremerle, le terrete immerse un paio di minuti nell’acqua calda. Questo espediente vale, naturalmente, anche per tutti gli altri agrumi.

L’infuso dei fiori è noto per proprietà sedative, nei casi di insonnia e eccitazione nervosa, specialmente nei bambini (2 g in 100 ml di acqua), a tazze o tazzine all’occorrenza.

La parte bianca callosa della polpa è ricca di fibre che regolano l’assorbimento di grassi, zuccheri e proteine, favorendo il transito intestinale.

Una spremuta tutte le mattine in inverno è una garanzia per i mali di stagione.

Le arance sono leggermente lassative e in grande quantità se si hanno problemi di acidità potrebbero peggiorarli.

45 calorie in media per un’arancia di 100 gr.

ASPARAGO

In Asia minore 2000 anni fa si coltivavano asparagi e gli imperatori romani ne erano ghiotti e ne svilupparono la coltivazione. Dal XV sec arrivò in Francia, e nel XV diventò popolare in Inghilterra. Hanno molte proprietà diuretiche, contengono asparagina e acido aspartico. Se ne sente l’odore acre nelle urine dopo averli mangiati. Contengono molto calcio, fosforo e potassio.

 

BANANA

Una banana media cruda ha 105 calorie. Ricca di zuccheri (circa il 20%)

Contiene potassio in abbondanza, calcio, magnesio, zolfo, vit. C, B3, B6, beta-carotene, acido folico, zinco, ferro.

Proprietà energetiche e ricostituenti, contiene triptofano, un antidepressivo naturale!

Originaria dell’Asia del sud est, poi i mercanti arabi l’hanno introdotta in Africa. Lenisce il tratto digerente e normalizza funzioni intestinali.

La banana verde è un alimento primario in Africa, India e Sudamerica dove viene bollita, fritta o cotta al forno come una patata.

Uno snack sfizioso e nutriente per i bimbi? Panino con banana schiacciata!

Deliziosa cotta al cartoccio.

Si aggiunge al frullato per renderlo più denso.

Prova il petto di pollo con ripieno di banana e pancetta!

Ottima come snack dopo la palestra per reintegrare sali.

Quando è acerba è astringente, da valutare quindi il suo uso.

Secondo recenti studi le banane mature (quelle con le tipiche macchioline scure) conterrebbero un’alta percentuale di TNF cioè tumor necrosis factor, cioè una sostanza appartenente alle citochine, proteine prodotte dai linfociti T che regolano il DNA e vengono attivate in caso di stati infiammatori o anomalie cellulari, che dunque potrebbero avere un ruolo importante per sconfiggere tumori o altre malattie infiammatorie come l’artrite reumatoide. Per ora gli studi condotti sono solo a livello preclinico ma fanno ben sperare.

BARBABIETOLA

Ricche di vitamina C e carotene nelle foglie, folati, fibre e antiossidanti. La varietà rossa è ricca di sali minerali e ferro, quella bianca utilizzata per la produzione di zucchero.

CACHI

Originario di Cina e Giappone conosciuta come pianta delle sette virtù, utilizzata anche come pianta ornamentale,ha trovato il suo habitat naturale nelle terre di Romagna, con il nome di “loto di Romagna”. Il nome scientifico è diospiros, cioè pane degli dèi, dal greco dios+ pyros= frumento. Il nome Kaki o cachi è invece l’abbreviazione del nome originale giapponese “Kaki no ki” italianizzato in Caco. Noto anche come mela d’Oriente. Il Diospiro è considerato in Oriente anche come : “albero dalle sette virtù” per: la lunga vita, la grande ombra che offre, la mancanza di nidi, la mancanza di tarli, la possibilità di giocare con le foglie indurite dal gelo, il sapore, il bel fuoco che riesce a creare e dalle sostanze concimanti per il terreno che può produrre.
Questo particolare frutto ha un’importanza particolare anche in Sicilia dove è famosissimo e più diffuso il kaki di Misilmeri esportato e conosciuto in tutto il mondo.

Frutto tipicamente autunnale, si caratterizza per il suo colore arancio brillante e per la polpa dolce simile ad una crema. Più la buccia si presenta sottile più il caco sarà dolce.

E’ un frutto completo sotto tutti i punti di vista:

Contiene una buona quantità di zuccheri, ideali per dare una carica di energia, 65 Kcal per 100 gr.

Eccellente fonte di betacarotene, potente antiossidante e rafforzante del sistema immunitario.

Ricco di vit A e C.

Ricco di potassio, fibre e calcio, ha proprietà diuretiche.

Molto utili all?apparato nervoso e a chi soffre di fegato. Ben maturi sono indicati in caso di stipsi, hanno infatti proprietà lassative e diuretiche.

Il cachi classico deve esser consumato a completa maturazione per evitare l’effetto astringente dovuto alla presenza di tannini il cui sapore “lega” la lingua. Nel caso si possono far maturare ponendoli vicini a mele o pere su una cassetta o su un cartone, ben distanziati tra loro, con delle mele interposte, ad esempio, e in luogo caldo, asciutto e se possibile buio. Le mele, infatti, maturando liberano acetilene ed etilene, due gas che arricchiscono i cachi di zuccheri rendendoli quindi più dolci.

Sconsigliato a chi soffre di diabete, o è affetto da obesità, a chi soffre di disturbi alla digestione.

In Giappone il kaki è utilizzato per la produzione di un vino a bassa gradazione alcolica ed il suo succo viene impiegato per chiarificare il sakè.

CAROTA

La carota è carnosa, ricca di vitamine, soprattutto A, B, C, zuccheri (attenzione ai diabetici!), amido e caroteni pigmenti che le danno il caratteristico colore.CAROTA

Conosciuta dall’antichità fu apprezzata solo a partire dal 1700.

Il succo delle radici si usa come colorante per il burro.

Contiene ferro, calcio, magnesio, sodio.

Utile per la vista ha proprietà antiinfiammatorie e cicatrizzanti.

La polpa viene usata per preparare creme contro diversi disturbi della pelle, prevenire la formazione di rughe e favorire l’abbronzatura.

CAVOLO

E’ una verdura tipicamente invernale, appartengono al gruppo delle crucifere. Al tempo dei greci e dei romani, le crucifere ( il cui nome deriva dai loro fiori, che hanno quattro petali e che ricordano una croce), vantavano un potere medicamentoso, quasi magico. Tanto da far credere che sotto i cavoli nascessero i bambini. I romani mangiavano il cavolo prima dei banchetti per aiutare l’organismo ad assorbire meglio l’alcool. Nel Seicento, per gli equipaggi delle navi che solcavano gli oceani hanno rappresentato un vero tesoro: nelle lunghe traversate questi ortaggi consumati freschi o conservati costituivano un’importantissima fonte di vitamina C, indispensabile per allontanare lo scorbuto.

Hanno una densità energetica molto bassa, circa 30 calorie per etto, una notevole percentuale di acqua, importanti fibre alimentari, basso contenuto di sodio e notevole quantità di potassio. E’ ricco di vitamina C (50 mg per etto, come nelle arance, anche se cuocendoli in parte viene perduta) e di carotenoidi, con favorevoli proprietà antiossidanti.

I cavoli possono vantare anche una serie di composti ad attività chemioprotettiva, cioè varie sostanze presenti quali flavonoidi (quercitina), il selenio e i composti solforati (che ne caratterizzano anche odore e sapore).

Ci sono vari tipi di cavolo.

Il BROCCOLO ad esempio è un’infiorescenza di colore verde scuro, tipica delle regioni meridionali.

Il CAVOLFIORE è di colore avorio oppure violaceo e ha delle infiorescenze più grandi e sode e ben si presta ad essere cotto al gratin, bollito o trasformato in purea.

Del CAVOLO CAPPUCCIO si consumano le foglie, a forma sferica e di colore chiaro, lisce e particolarmente croccanti. Si mangiano crude in insalata oppure vengono fatte fermentare, dando origine ai crauti, un classico della cucina germanica.

Ci sono poi le VERZE, con le foglie verdi, rugose e meno croccanti, sono usate in minestre, risotti, pizzoccheri valtellinesi e nella cassoeula lombarda.

Il CAVOLO NERO è sempre verde ma con le foglie più allungate e più scure, caratteristico della ribollita toscana.

Parenti del cavolo sono i CAVOLETTI DI BRUXELLES, nonostante il nome sono di origine italiana e sono stati importati in Belgio dai romani: sono piccoli e sferici e hanno il caratteristico gusto spiccatamente amarognolo. Hanno una grande quantità di vit. C, E e K

CETRIOLO

Originario dell’India orientale, pianta erbacea annuale. Il frutto si raccoglie in luglio-agosto quando è ancora verde, cioè ben prima della maturazione.

Ricco di vitamine (soprattutto C e carotene)

Si usano crudi in insalata o per preparare pietanze quali il gazpacho, minestra tipica dell’Andalusia e salse come lo tzatziki greco dove vengono aggiunti aglio e yogurt.

Il succo del cetriolo è usato per farmaci e cosmetici perché ha un’azione emolliente, schiarente, decongestionante, idratante sulla pelle. La polpa o il succo del frutto possono essere applicati sulla pelle del viso e del corpo a guisa di maschera o di impacchi per schiarire, addolcire, decongestionare, idratare le pelli aride e facilmente irritabili. Il trattamento va mantenuto per almeno un quarto d’ora.

Ingerito ha un’azione depurativa e utile contro il catarro bronchiale, i semi si usano come vermifughi efficaci. Il frutto fresco ha proprietà diuretiche e depurative.

CICORIA

Lassativa. Stimola la digestione La migliore deve avere foglie brillanti, non annerite o ingiallite, i fusti rigidi e turgidi. Può essere conservata al max 3 giorni in frigorifero. Non è adatta alla surgelazione perché il congelamento esalta la parte amara.

Stimola le funzioni epatiche e intestinali. Ottima come aperitivo, stimola l’appetito, gli antichi romani nei loro pranzi luculliani mangiavano piatti di cicoria. Galeno la definiva amica del fegato e non contraria allo stomaco.

La cicoria verde si consuma generalmente cotta, mentre il CICORINO tagliato finissimo è ottimo crudo.

Le varianti rosse della cicoria sono i RADICCHI (i più famosi sono quelli di Treviso, di Castelfranco e di Chioggia), da consumarsi sia crudi che cotti.

Alla stessa famiglia appartiene anche l’INDIVIA, croccante e leggera, conosciuta in due varianti: quella chiamata semplicemente indivia o cicoria riccia ha le caratteristiche foglie frastagliate, mentre quella a foglie larghe e piatte viene chiamata SCAROLA. Entrambe si prestano bene al consumo crudo, alla gratinatura e alla cottura alla griglia.

CIME DI RAPE

Lassative

Diuretiche

Ricche di vit. C

CILIEGIE

Albero originario dell’Asia occidentale. Ricche di zucchero, fibre, vit C (150 gr di ciliegie apportano il 16% della dose giornaliera quotidiana raccomandata).

Antibatteriche.ciliegia

Rinforzano il sistema immunitario.

Utili per il diabete

Ricche di potassio, ferro e polifenoli.

Antigottosa, diuretica.

Indicate per disturbi renali, artrite e arteriosclerosi.

La tradizione popolare vuole che le colichette dei neonati si calmino mettendo loro un sacchetto di tela in cui ci siano i noccioli di ciliegia riscaldati nel forno, una borsa dell’acqua calda un po’ insolita insomma.

Attenzione però i semi non sono da ingerire perché pericolosi come quelli dell’Amarena.

Con le ciliegie si fa un liquore molto famoso, lo cherry.

Per aumentare la diuresi ed eliminare gli acidi urici. Decotto con i peduncoli dei frutti 2 g in 100 ml di acqua due o tre tazze al giorno.

Per pelli irritate o screpolate con capillari dilatati Decotto dei peduncoli 6 g in 100 ml di acqua applicare compresse imbevute di decotto sulle zone interessate.

FICO

Il frutto fresco è ricco di zucchero e fibre. Contiene sali in quantità: ferro e calcio , magnesio e fosforo, potassio e zinco. Buona fonte di vitamina B

FINOCCHIO

Un ortaggio dal gusto dolce e aromatico, altamente diuretico e con proprietà digestive per merito dell’anetolo.

La parte commestibile si chiama grumolo.

Ha un contenuto calorico basso.

Altamente diuretico, è in grado di disintossicare il corpo.

Ha effetto depurativo per il sangue.

Straordinario effetto digestivo grazie all’anetolo contenuto soprattutto nei semi.

Masticare un pezzetto di finocchio crudo a fine pasto aiuta la digestione e pulisce denti e gengive.

Si consumano sia crudi che cotti.

I più adatti per le insalate sono quelli tondi e croccanti, quelli di forma allungata sono migliori cucinati.

Ottimo piatto ricco di vit. C una bella insalata di arance e finocchi con olio extra vergine d’oliva. Ottimo abbinamento anche con il radicchio trevigiano o veronese.

Si adatta bene anche ai piatti di pesce.

Per 100 gr di finocchio, 9 Kcal, 45 mg di calcio, 39 mg di fosforo, 12 mg di vit. C, 2,2 gr di fibre, 1,2 gr di proteine.

 

FRAGOLE E ALTRI FRUTTI DI BOSCO

Una tazza di fragole crude ha circa 43 calorie.

frutti di bosco
frutti di bosco

Contengono vitamina C, A, B, acido folico, beta-carotene, acido ellagico (un potente antiossidante), calcio, magnesio, potassio, fosforo, zolfo, acido salicilico.

Ottime come drenanti.

Considerate un tonico epatico.

Forte azione ricostituente anche per gli studenti!

Fragole crude schiacciate possono essere considerate un rimedio di emergenza contro le lievi ustioni solari se applicate per almeno mezz’ora.

Puoi aggiungere un mix di frutti di bosco essiccati ai cereali del mattino.

Una vaschetta di fragole possono essere un valido spuntino al lavoro o una gustosa merenda per i bimbi anche a scuola.

Prova la marmellata ghiacciata: schiaccia le fragole crude e riponile in una vaschetta toglile dal freezer due ore prima di consumarle. Ottime per guarnire il gelato!

Le migliori non devono avere parti biancastre o verde chiaro indici di una maturazione forzata.

Vanno sempre lavate con il picciolo verde altrimenti si annacquano all’interno. Da conservare nella parte meno fredda del frigorifero, meglio su vassoi di cartone perché le vaschette di plastica accelerano la macerazione.

Un frutto ideale per chi soffre di reumatismi e artrosi.

Le foglie sono antidiarroiche, stringenti, cicatrizzanti;

Una manciata di foglie da’ un bagno utile alle pelli sensibili e infiammate. Le foglie si raccolgono in aprile-maggio quando sono completamente sviluppate, si asciugano all’ombra e si conservano in sacchetti di carta o tela.

La polpa del frutto viene impiegata come maschera schiarente, emolliente, rivitalizzante, utile per pelli secche e rugose.

Shakespeare lo chiamava cibo delle fate! La tradizione popolare usa le foglie essiccate per fare una cintura amuleto contro i morsi dei serpenti.

Il MIRTILLO ricco di vit C e A, è un forte astringente e le sue antocianine hanno effetti benefici sulla circolazione sanguigna e sulla fragilità capillare. Il suo succo tenuto un po’ in bocca allevia i fastidi delle afte e accelera la guarigione.

Il LAMPONE è ricco di tannini, antiossidanti e astringenti che riducono l’assorbimento delle proteine e degli zuccheri, di flavoni, antiossidanti, ipotensivanti (abbassano la pressione) e anticoagulanti, e di vit. C. Il lampone è un valido scudo contro il cancro dell’esofago, il tumore al quinto posto al mondo per numero di morti.

Il RIBES contiene tantissime antocianine e antiossidanti della famiglia dei flavonoidi in grado di combattere lo stress ossidativo delle cellule. Da secoli il succo di ribes nero è usato contro la gotta, infezioni polmonari, calcoli e reumatismi. Un bicchiere di succo prima e dopo gli esercizi in palestra riduce lo stress fisico, allevia i dolori e allontana i segni dell’infiammazione.

FRUTTA SECCA E SEMI

Si può intendere sia la cosiddetta frutta disidratata sia la frutta a guscio.

Nel primo caso, si parla di frutta glucidica, la frutta disidratata concentra le componenti zuccherine e nutrizionali della frutta fresca, dunque senza appesantire da’ energia immediata, sapore gratificante, minerali e vitamine in quantità. Ottimo per i bimbi e gli sportivi… ma attenzione, il contenuto calorico è 4 volte superiore al quello della frutta fresca. Si può lasciarla a bagno nell’acqua e farla ritornare morbida, ottimo ad esempio per gli anziani con carenze nutrizionali.

Per la frutta a guscio, o lipidica, come tutti i semi (sesamo, zucca,…) sono un concentrato di magnesio antistanchezza, ferro e fosforo che aiutano a regolare la trasmissione degli impulsi nervosi dando lucidità alla mente. I semi di girasole, sesamo, zucca, ma anche arachidi e anacardi, sono spesso consumati tostati e salati proprio per questa aggiunta di sale possono essere a volte poco indicati per chi segue una dieta iposodica. I semi di girasole contengono sostanze antitermiche e diuretici, i semi di zucca sono meno calorici e meno grassi, sembrano efficaci per proteggere la prostata da infiammazioni.

ANACARDIO dal greco cardia, ha un aspetto infatti che ricorda vagamente quello del cuore, i maggiori produttore sono l’India, il Brasile e il Vietnam. Dal guscio si estrae un inchiostro indelebile.

ARACHIDE Originaria delle zone peruviane e brasiliane, giunta in Guinea tramite i primi negrieri, in Italia arriva a fine ‘700. Dalle arachidi si ottiene un olio alimentare molto usato soprattutto per le fritture. Negli Stati Uniti è molto usato il burro di arachidi ottenuto con semi macinati, olio di palma, sale e zucchero, una bomba da evitare per la salute e i trigliceridi…E’ ricca di sostanze azotate, olio, cellulosa, vitamina E, rame, fosforo, magnesio, zinco, selenio e ferro.

LUPINO Origine antichissima, intorno al 4000 a.C., sono stati ritrovati anche nelle tombe dei faraoni. Nell’antica Roma erano distribuiti gratuitamente nel girono dei trionfi o dai candidati in campagna elettorale. Largamente coltivati nel Mediterraneo e in Medio Oriente. La pianta è anche ornamentale per i suoi fiori oblunghi blu-violacei. Il frutto contiene un alcaloide (lupanina) altamente ipoglicemizzante che può essere usato per aiutare la produzione di insulina. I semi che si mangiano normalmente sono ricchi di sostanze azotate, idratanti e ricchi di proteine.

NOCE Originaria dell’Asia, introdotto in Europa in epoca antichissima. Ha un elevato contenuto in lipidi rappresentati prevalentemente dagli acidi grassi polinsaturi. Con un infuso di noci non molto mature si può preparare anche un liquore: il nocino. Le foglie e i malli sono utili per le loro proprietà toniche ed astringenti, contro le infiammazioni del tratto gastrointestinale.

NOCE BRASILIANA vero concentrato proteico, una noce contiene le stesse proteine di tre uova ma non il colesterolo, ricca di aminoacidi e vitamine e fonte altissima di selenio.

NOCE MACADAMIA molto simile alla nocciola, altamente calorica, ricca di grassi monoinsaturi che combattono il colesterolo. Fonti di proteine, calcio, potassio, livelli bassi di sodio.

NOCE PECAN molto simile d’aspetto alle nostre noci, è più ricca di calorie e grassi, capace di combattere l’ipertensione con un calo del colesterolo LDL anche del 33% grazie agli antiossidanti e vitamine, soprattutto vitamina E presenti.

NOCCIOLE Antichissima pianta del bacino mediterraneo, già presente alla fine delle glaciazioni, se ne parla noccioleanche nell’ Antico Testamento, secondo una leggenda cristiana, il nocciolo non può
essere colpito dal fulmine ne’ dare asilo alle vipere per grazia della Madonna che vi trovò rifugio durante un temporale. La nocciola è ricca di amidi, proteine, grassi oleosi, potassio, calcio, fosforo, ferro e vitamina A, B1 e C. Utile per l’alimentazione di giovani e sportivi. Il frutto viene anche utilizzato per la preparazione di creme.

MANDORLA Originaria dell’Asia (Azerbaigian, Iran,…) e Cina, introdotto in Sicilia dai fenici attraverso la Grecia, tanto che i romani la chiamavano noce greca. A parte vari oli, le mandorle sono la migliore fonte in assoluto di vitamina E in quanto meno di 50 g forniscono il 100% del fabbisogno giornaliero. Contiene anche vit. B. Riducono il rischio cardiovascolare. Possono rappresentare uno snack veloce in un momento di stanchezza. Ricchissime di grassi (mono e polinsaturi) possono fare ingrassare (578 cal per 100 gr pari a circa due manciate…) e sono a volte di difficile digestione, meglio mangiarle con la sottile pellicola leggera che le ricopre, controindicate per chi soffre di problemi gastrointestinali, specie la colite cronica. Alimento indicato per i diabetici e affetti di malattie renali. Recenti studi hanno però evidenziato che masticando bene le mandorle si ha un ridotto assorbimento del contenuto di lipidi, infatti, il grado di masticazione delle mandorle modifica la biodisponibilità e di conseguenza variano sia il bilancio energetico sia il senso di sazietà se masticate bene e a lungo. L’olio di mandorle dolci viene usato per la preparazione di unguenti, emulsioni, linimenti e saponi medicinali oltre a essere usato in profumeria e cosmesi.

PISTACCHIO Venne importato dall’Asia a Roma nel 30 d.C. Il maggiore produttore mondiale e l’Iran ma è coltivato anche in Sicilia. Il pistacchio favorisce l’abbassamento del colesterolo grazie ai suoi grassi monoinsaturi, e la vitamina A, ferro e fosforo contribuiscono a ricostituire il sistema nervoso. Contiene isoflavoni ed alcuni acidi organici che aiutano a rinforzare le difese contro i radicali liberi. L’olio del pistacchio è usato in pasticceria e cosmesi come emolliente, in Sicilia si usa la corteccia in infuso come rinfrescante.

CASTAGNA E’ un frutto atipico perché è ricco di carboidrati complessi (amido) come i cereali, per questo i diabetici devono stare particolarmente attenti a consumare questo frutto. Buona fonte di fibre, sali minerali, vitamine del gruppo B, soprattutto B1,B2,B3. La cottura trasforma parte dell’amido in zuccheri semplici, che ne conferiscono la tipica dolcezza.