FINOCCHIO
Pianta erbacea perenne o biennale. Conosciuto sin dall’antichità per le sue virtù curative.
E’ un ottimo stimolante dell’apparato digestivo, combatte stitichezza, flatulenza, calma le coliche. Ricco di acqua. Conosciuto anche come stimolante la produzione del latte materno lo renderebbe anche di un gusto più gradevole per i bimbi! Evita accumulo di sostanze tossiche nell’organismo. Conosciuto anche come colagogo, cioè stimola la secrezione biliare. Riduce l’appetito. I frutti frenano vomito e singhiozzo.
La radice si raccoglie tra ottobre e novembre. I frutti si raccolgono in agosto-settembre, le radici si fanno seccare al sole o in ambiente riscaldato, i semi si separano dalle ombrelle per battitura e successiva setacciatura.
Una manciata di frutti per un bagno stimolante, deodorante e purificante.
GARCINIA
Arbusto originario del sud-est asiatico, noto per virtù depurative della buccia del frutto.
Ricca di acido idrossicitrico che svolge compito importante nella regolazione dell’appetito e del peso corporeo. Interviene nel metabolismo degli zuccheri e dei grassi, inibendo l’enzima che converte le calorie in grassi. Riduce desiderio di zuccheri. Aiuta sintesi del colesterolo. Pianta consigliata nei regimi dimagranti.
GINSENG
GUARANA’
Arbusto del Brasile noto per proprietà toniche e dimagranti. Il frutto è costituito da una capsula rossa che contiene numerosi semi utilizzati da secoli dagli Indios dell’Amazzonia come stimolanti. Composto da grande quantità di tannini e caffeina da qui la sua azione anti-fatica. I tannini stimolano la secrezione e prolungano la vita di un ormone, l’adrenalina che fa uscire i grassi dalle cellule bruciandoli.
Il guaranà è più delicato con l’apparato digerente rispetto al caffè, ha un’azione più prolungata nel tempo e il suo potere stimolante è da due a cinque volte superiore al caffè. Impiegato anche come astringente intestinale, energetico, combatte l’ affaticamento e aiuta la concentrazione.
HAMAMELIS amamelide
Arbusto spontaneo dell’America settentrionale, di cui si usano la corteccia e le foglie fresche. I rami a forcella vengono spesso scelti dai rabdomanti come bacchette.
Agisce sulle vene, in modo particolare su quelle della zona rettale, ma anche su quelle degli arti. Si applica direttamente come crema o lozione ma si può assumere anche per via orale. Ha proprietà astringenti determinate dall’alto contenuto di tannino nelle foglie e nella corteccia. Molti dopobarba, creme sono a base di amamelide.
IPERICO
Arbusto sempre verde delle erbacee Guttifere, detto comunemente “Tuttasana”, per le sue proprietà antisettiche, noto anche come erba di San Giovanni, questo nome risalirebbe al periodo delle Crociate, quando con essa si sarebbero curate le ferite dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme. Diffuso in Europa e Asia. Efficace soprattutto sulle ferite.
Secondo vecchie credenze quest’erba respingerebbe il malocchio ed era un tempo tenuta nelle case alla vigilia della festa di San Giovanni Battista che cade il 24 giugno.
Veniva anche conosciuta nell’antichità come “scacciadiavoli”, era infatti efficace contro le scottature e di conseguenza la si riteneva valida anche contro i diavoli.
Si usa come crema, tintura-madre, o granuli in omeopatia. Ha infatti proprietà astringenti, cicatrizzanti, antiinfiammatorie, sedative, diuretiche, ansiolitiche, utile contro una serie di malattie dalla depressione all’enuresi notturna, dai raffreddori all’artrite.
Il rimedio più famoso è l’OLIO DI IPERICO, ad azione cicatrizzante nelle ferite, scottature, ulcerazioni in genere. Si prepara mettendo 500 gr di sommità fiorite, contuse, a macerare in un miscuglio di 1000 gr di olio d’oliva e 50 gr di vino bianco, per almeno tre giorni; si fa poi bollire il tutto a bagnomaria fino al totale assorbimento del vino, e si conserva poi per uso esterno, da applicare compresse imbevute. Ottimo per le mani screpolate delle casalinghe.
Iperico Bio – Olio Base Puro – 50 ml
Iperico Bio – Olio Base Puro – 50 ml
ATTENZIONE L’iperico è relativamente innocuo per gli essere umani, ma l’ipericina, il pigmento rosso della pianta, causa fotosensibilizzazione negli animali che ne consumano grandi quantità.
Numerose le sperimentazioni anche per aiutare le cure contro l’Aids.
LAVANDA
Pianta con una base legnosa bruna e senza foglie da cui si sviluppano numerosi fusti erbacei alti fino a 70 cm.
Gli antichi Egizi usavano la lavanda nella preparazione di unguenti, per profumare l’aria. Quando si trovavano in luoghi affollati, avevano l’abitudine di portare sul capo una piccola tiara contenente un unguento a base di lavanda. Il clima afoso, la temperatura elevata ed il calore dei luoghi sovraffollati creavano un’atmosfera maleodorante; l’unguento che era contenuto nella tiara si scioglieva, liberando il profumo della lavanda.
Per uso esterno soprattutto i fiori di landa purificano la pelle, sono perciò utilissime per pelli acneiche e grasse, favoriscono la cicatrizzazione di piaghe e ferite, stimolano la circolazione superficiale e migliorano la circolazione del cuoio capelluto.
Utile per purificare l’alito e la bocca mediante sciacqui e gargarismi.
I fiori di lavanda sono sedativi e antispasmodici, calmano il mal di testa e i crampi intestinali, la nausea, il vomito e il singhiozzo.
La tintura viene usata per frizioni sui capelli grassi, ci sono anche prodotti per combattere l’alopecia a base di lavanda. I fiori infusi nell’acqua del bagno lo rendono balsamico e purificante.
L’infuso dei fiori al 5%, 4 tazze al giorno, è utile in casi di pertosse e asma.
LIMONE
Originario dell’India. Pianta sempreverde degli agrumi, alta fino a 4 -5 metri.
Contiene vitamina C e acido citrico. Antiossidante, ricco di bioflavonoidi, aiuta il naturale processo di eliminazione delle tossine attraverso la cute. Aromatizzante, vitaminizzante, digestivo, depurativo, blando antisettico. Si possono fare sciacqui e gargarismi con il succo puro o diluito se brucia troppo.
Come cosmetico è un buon astringente, utilissimo per gli eritemi solari, schiarente delle efelidi, detergente e purificante. Per le pelli acneiche sfregare una fetta di limone e risciacquare con acqua fresca.
Insetticida naturale: sale e limone spray !
Molto spesso accade che il pesce arrosto o al forno si attacchi al fondo del recipiente. E allora sono guai e non solo di natura estetica. Infatti, oltre alla pelle, va perduta anche parte della gustosa polpa. Per evitare questo spreco mettete alcune rondelle di limone tra il fondo e il pesce. Sarà anche più leggero e digeribile.
LIQUIRIZIA Glycyrrhiza glabra
Pianta erbacea perenne alta circa un metro, dai fiori azzurrognoli violacei riuniti in spighe, appartiene alle leguminose. Presente in tutta Italia specialmente nel sud, in luoghi sabbiosi e argillosi, vicino al mare. le radici si raccolgono in settembre-novembre, quando la pianta è a riposo, da piante di almeno tre anni. Le radici si essiccano all’ombra o in ambiente riscaldato (non oltre 40°), si conservano in sacchetti di carta o recipienti di vetro.
Le sue radici aromatiche, di colore giallastro e dall’aspetto rugoso sono ricche di proprietà. ATTENZIONE: aumenta la pressione.
Ha proprietà benefiche sulla mucosa intestinale, contribuisce alla regolarizzazione del sistema gastrointestinale.
Aumenta fluidità del muco bronchiale.
Contiene parecchi principi simili al cortisone e progesterone.
Contiene flavonoidi.
In molti paesi la liquirizia viene usata per trattare il cancro. Ha qualità emollienti e antiinfiammatorie che aiutano la cura di bronchiti croniche, tosse, pertosse e asma. Facendo bollire le radici si ottiene la liquirizia che viene venduta in bastoncini color nero.
LUPPOLO
Contiene sostanze toniche con proprietà astringenti. Favorisce attività digestiva e diminuisce l’eccessivo nervosismo, ha effetti soporiferi. Lenisce spasmi muscolari. Come antispastico è usato in caso di diarrea e spasmi intestinali.
Furono i tedeschi nel IX secolo che iniziarono ad introdurre il luppolo nella birra come conservante anche se il sapore finale era più amaro. Nel Medioevo veniva indicato anche come rimedio alla malinconia.